Il Friuli é terra di grandi vini e grandi
bevitori. Cosi quando ho dovuto scegliere il vino per il battesimo di mio
figlio mi sono deciso a visitare quest’azienda, incuriosito dalla varietà di
prodotti, la freschezza comunicativa dei suoi proprietari e, soprattutto, la
certificazione biologica che potevano vantare. Sono arrivato li in una giornata
uggiosa ma l’immensa distesa di vigneti, l’ordine, la natura rigogliosa tutto
intorno hanno illuminato questa visita, rendendola un piacevole ricordo. Come
memento di quell’esperienza ho portato via una trentina di bottiglie,
conservando la più speciale proprio per questo momento. Ecco a voi un super
Picolit!
Il produttore
La storia di Aquila del Torre inizia nel 1904 con il cav. Sbuelz il quale
acquistò 200 campi di terreno creando così la tenuta che nel 1922 si estendeva
su 111 ettari di terreno, di cui circa 90 a coltura agraria e 21 a bosco. La
coltura principale era già allora la vite Picolit associata alla coltivazione
di alberi da frutto (peri, meli, peschi, ciliegi e prugni) e alla coltura di
erbe foraggere, per la produzione di mangimi per equini, bovini e ovini. La
famiglia che oggi gestisce l’azienda ha iniziato, nel 1996, una complesa opera
di stabilizzazione e creazione di terrazzamenti idonei ad ospitare gli impianti
vinicoli, accompagnata alla ristrutturazione dell'antica stalla dando vita
all'attuale vineria e cantina. In ultimo il passaggio alla coltivazione biologica
su tutti i 18 ettari oggi vitati.
I terreni sono
caratterizzati da un'altitudine che varia dai 175 ai 350 metri s.l.m.; la
disposizione dei vigneti sul pendio è caratterizzata da un modulo a terrazze
mono-filare per catturare i raggi del sole e uniformare la maturazione delle
uve che, raccolte
esclusivamente a mano, vengono conferite, selezionate e
vinificate nella cantina
multi-piano: per il passaggio delle uve dalla zona di
conferimento a quello di pressatura viene sfruttata esclusivamente la forza di
gravità. Nello spazio più asciutto e ventilato della cantina si trova una sala
appositamente destinata all’appassimento naturale delle uve.
Il vino
Oasi 2010 nasce in un piccolo cru
incastonato nei boschi; il terreno stratificato (flysch) di marne e arenatie a
tessuto argilloso e terrazzato si trova ad un’altitudine tra 175 e 350 metri
s.l.m..
Le vigne, di età media 12 anni,
allevate a Guyot semplice, sono impiantate con una densità di 5000 ceppi per
ettaro e coltivate per ottenere una resa di 0.8 kg per ceppo. I grappoli
vengono selezionati e raccolti a mano in cassetta.
Una volta in cantina il
vino matura 12 mesi in carati di rovere francese prima dell’imbottigliamento e
la messa in commercio.
Nota di degustazione
Data
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05 Luglio 2014
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Nome
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OASI
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Vendemmia
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2010
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Nazione
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Italia
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Regione
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Friuli Venezia Giulia
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AOC-DOC
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Uve
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Picolit
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Temp. di servizio
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10-12° C
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Alcohol
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14
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Prezzo (in euro)
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25
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Esame Visivo
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Esame Gusto Olfattivo
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Limpidezza
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Brillante
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Corpo
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Di Corpo
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Colore
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Giallo Paglierino
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Equilibrio
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Equilibrato
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Consistenza
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Abbastanza consistente
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Morbidezza
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Caldo – Morbido
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Effervescenza
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Durezza
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Abbastanza Fresco – Sapido
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Intensità
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Intenso
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Esame Olfattivo
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Aromi
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Fiori
bianchi, Agrumi, note
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Intensità
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Intenso
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balsamiche
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Complessità
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Complesso
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Persistenza
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Persistente
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Qualità
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Fine
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Considerazioni finali
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Descrizione
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Floreale, Minerale, Agrumato
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Stato evolutivo
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Pronto
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Armonia
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Armonico
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Abbinamenti cibo-vino
Formaggi pasta molle, medio erborinati, primi con erbe spontanee o con
frutti di mare, baccalà alla vicentina;
Plumcake salato con pancetta dolce e gambi di cipollotto.
Vinificare in secco
uve dolci ha per me il sapore particolare della sfida. Significa andare contro
lo “standard” e osare per cercare nuove sensazioni. E l’Oasi di Aquila del
Torre é un’ottima vittoria. Ho adorato questo vino fin dal primo bicchiere: la
sua storia, i suoi profumi, i suoi sapori. E l’abbinamento con i formaggi a
pasta molle (abito in Francia ora …) davvero sublime.
Tornero a visitare l’azienda quanto prima per raccontarvi
altri piccolo chicche che escono fuori dale loro sapienti mani.
Contatti : www.aquiladeltorre.it