sabato 10 gennaio 2015

Jersey Island (UK) – La Mare Sainte Marie 2011

Lo scorso anno, sull’edizione online della rivista Bibenda ho letto un articolo molto interessante sulla produzione di vino sull’isola di Jersey. Per chi non lo sapesse Jersey fa parte della Channel Islands, piccoli lembi di Regno Unito a due passi (o meglio a poche miglia) dalla Francia. Cercando su internet ho realizzato che acquistare i loro vini online era praticamente impossibile, visto il divieto di vendita fuori del territorio dell’isola e cosi avevo abbandonato il progetto. A resuscitarlo ci ha pensato la nostra vacanza in famiglia della scorsa estate. Armati di camper ci siamo lanciati alla scoperta della Bretagna e ci (mi) siamo regalati una gita di un giorno sull’isola (é a un’ora di traghetto da Saint Malo). Trovare l’azienda non é stato facilissimo ma una volta li la cornice, l’accoglienza e l’offerta sono davvero degne di nota. Non ho potuto fare il tour dei vigneti per mancanza di tempo a disposizione e cosi mi sono diretto al negozio per la degustazione e acquisto dei prodotti dell’azienda. Dopo trenta minuti sono ritornato in auto con mostarda, black butter, cioccolatini e tre bottiglie di vino che mi sono sembrate le più rappresentative del panorama produttivo locale. Ecco a voi il bianco.



Il produttore

La Mare Wine Estate, come la conosciamo oggi, fu creata nel 1972 da Robert Blayney. La tenuta di per se é un’affascinante combinazione di storia e tradizione. Il primo edificio eretto nella proprietà risale al 1600 mentre la casa patronale vide la luce due secoli più tardi, nel 1797. Una storia di alti e bassi che ha visto nella Seconda Guerra Mondiale il suo punto più triste: con l’isola occupata dai nazisti, la tenuta fu progressivamente abbandonata e lasciata ad un lento degrade. Solo nel 1968 comincia il recupero del sito con intensi lavori di ristrutturazione. Nel 1972, come già detto, vede la luce l’azienda che piano piano allarga il suo campo produttivo e affianca alter attività legate alla ristorazione e l’organizzazione di eventi.
Oggi La Mare occupa un’area di 25 acri, 6 dei quali dedicati ai vigneti da cui deriva una produzione piuttosto limitata.



Il vino

Un bianco abbastanza secco, prodotto da un uvaggio di Orion e Seyval Blanc. La fermentazione avviene a temperatura controllata in vasche di acciaio inox e utilizzando un tipo di lievito proveniente dalla Borgogna. Dalla combinazione di questi fattori nasce un vino che fresco, come il vento di Nord Ovest che spazza questa piccolo isola.


Nota di degustazione

Data
18 Dicembre 2014


Nome
SAINTE MARIE
Vendemmia
2011
Nazione
Regno Unito
Regione
Jersey Island
AOC-DOC
//
Uve
Orion, Seyval Blanc
Temp. di servizio
10-12° C
Alcohol
11,5
Prezzo (in euro)
12
SO2 (in mg/l)
//

Esame Visivo
Esame Gusto Olfattivo
Limpidezza
Cristallino
Corpo
Debole
Colore
Giallo Paglierino
Equilibrio
Equilibrato
Consistenza
Poco consistente
Morbidezza
Poco Caldo – Poco Morbido
Effervescenza
//
Durezza
Abbastanza Fresco


Intensità
Poco Intenso
Esame Olfattivo
Aromi
Agrumi
Intensità
Abbastanza Intenso


Complessità
Poco Complesso
Persistenza
Poco Persistente
Qualità
Abbastanza Fine
Considerazioni finali
Descrizione
Erbaceo, Agrumato
Stato evolutivo
Pronto


Armonia
Armonico


Abbinamenti cibo-vino

Perfetto con piatti a base delle locali cappesante o di granchio.


Non mi aspettavo molto da questo vino. Resta un prodotto di nicchia che ha come principale veicolo commercial la particolarità di provenire da un’isoletta sospesa tra Francia e Regno Unito, con le due anime che cercano di coesistere. In aggiunta, il fatto stesso di aver importato dei cloni ad hoc la dice lunga sull’assenza di tradizioni enologiche locali.
Il vino nasce senza grosse pretese, a mio avviso, e poche ne ottiene. Un prodotto piatto, che non lascia sengno né in bocca né nella memoria ma che mette il suo nome nella lunghissima lista di vini « sanza infamia e sanza lode ».
Consigliarlo? Non direi. A meno di trovarsi sull’isola di Jersey davanti a un piatto a base di pesce o crostacei locali per un pasto locale al 100%.


Slovenia – Movia Modri Pinot 2007


Quando vado a casa dei miei suoceri, prima di ripartire verso la Francia, facci sempre tappa in Slovenia. Venti minuti in auto da Brda e un sacco di vantaggi: prodotti di ottima qualità a prezzi contenuti (carne in particolare), benzina meno cara e ottimo vino. Così ogni volta, piccolo ricerca su internet e poi via alla scoperta di nuove realtà. In questo periodo sono parecchio affascinato dalla viticoltura biologica e biodinamica e il nome Movia salta all’occhio abbastanza frequentemente su google. Eccomi allora a provare due dei loro prodotti. E in seconda battuta, ecco un vino ambizioso e difficile, il Pinot Nero.


Il produttore
''Sii autentico, rispetta Madre Natura e non ostacolarla nel suo corso'' questo era ed è rimasto il motto, nonchè il paradigma di uno stile di vita, di questo produttore.
L'azienda agricola Movia ha i suoi inizi nell’anno 1700 e con il matrimonio nel 1820 è diventata proprietà della famiglia Kristančič. Diciotto ettari di vigneti, metà dei quali situati sul Collio Italiano.
Anche dopo la seconda querra mondiale i terreni sono rimasti nelle mani della famiglia, che ha così potuto continuare con la sua tradizione nelle cantine del Collio. Grazie alla qualità dei prodotti, la famiglia Kristančič ha ricevuto nel 1958 lo status di fornitore esclusivo per il protocollo della SFR Jugoslavia. Nella continuità delle aspettative famigliari, Aleš si è specializzato anche a Bordeaux e in Borgogna dove ha arrichito la sua conoscenza in fatto di vini e ha così potuto rivoluzionare il metodo di coltivazione, produzione e marketing. Grazie a questa nuova conoscenza aquisita, a metà anni 80 ha inizio la sua ascesa in terre Slovene.
Movia e Vila Marija sono al giorno d'oggi due dei più importanti e maggiormente premiati marchi di vino in Europa. Un quinto del prodotto annuale viene venduto sul territorio, il resto, viene esportato nei mercati del Ovest. I vini Movia sono prodotti senza alcuna filtrazione, senza interventi enologici e con il massimo rispetto per la natura.



Il vino
Movia Modri Pinot proviene da una vigna coltivata biologicamente con piante di 30 anni di età media; riguardo alla vinificazione, essa consiste in una vendemmia tardiva, a mano, con tempi brevissimi fra la vite e la fermentazione di massimo due ore. Avvio della fermentazione con lieviti naturali, selezionati dalla stessa uva racccolta in prevendemmia (5 %). La macerazione avviene in 3-4 settimane fino alla fermentazione, fintanto che si forma il tappo di bucce e in questo modo il vino si filtra. Il vino è così pronto per una lunga vita nelle botti di legno, chiaramente senza la decantazione. Già in fermentazione viene messo nelle botti di legno. Dopo la maturazione nelle barrique per 4 anni, con il sedimento naturale, il vino compie tutti i processi naturali senza travasi e aggiunte di nessun tipo di prodotti chimici o conservanti . Diventa sano e stabile, naturalmente preparato per durare una nostra vita. Dopo questo periodo segue l'imbottigliamento e affinamento in bottiglia per 6 mesi.


Nota di degustazione

Data
19 Dicembre 2014


Nome
MODRI PINOT
Vendemmia
2007
Nazione
Slovenia
Regione
Brda
AOC-DOC
Brda
Uve
Pinot Nero
Temp. di servizio
16-18° C
Alcohol
13
Prezzo (in euro)
40
SO2 (in mg/l)
35






Esame Visivo
Esame Gusto Olfattivo
Limpidezza
Limpido
Corpo
Di corpo
Colore
Rosso Rubino
Equilibrio
Equilibrato
Consistenza
Abbastanza consistente
Morbidezza
Abb. Morbido
Effervescenza
//
Durezza
Abb. Sapido


Intensità
Molto intenso
Esame Olfattivo
Aromi
Frutti rossi, liquirizia
Intensità
Intenso


Complessità
Complesso
Persistenza
Persistente
Qualità
Fine
Considerazioni finali
Descrizione
Frutti rossi, sottobosco,
Stato evolutivo
Pronto

Liquirizia
Armonia
Armonico


Abbinamenti cibo-vino
Salumi, carni bianche importanti o rosse leggere. Formaggi di media stagionatura. Eccezionale anche da solo.

Mi sono avvicinato a questo vino pieno di curiosità e aspettative. Ho appena finito di leggere Liquid Memories di Nossiter in cui la Borgogna e i suoi Pinot Nero sono presentati come tanti piccoli microcosmi di distinta perfezione.
Il Pinot Nero é una uva difficile da gestire, capace del meglio e del peggio; e saperla valorizzare non é cosa da tutti. Quello di Movia mi sempra un ottimo risultato con una morbidezza che fa da contenitore ad una serie di aromi inebrianti per potenza e delicatezza allo stesso tempo.
Bere una bottiglia del genere da vero piacere, poco altro da aggiungere.
Da riprendere? Siiiii.  


Contatti: www.movia.si

Slovenia – Movia Lunar 2008


Quando vado a casa dei miei suoceri, prima di ripartire verso la Francia, facci sempre tappa in Slovenia. Venti minuti in auto da Brda e un sacco di vantaggi: prodotti di ottima qualità a prezzi contenuti (carne in particolare), benzina meno cara e ottimo vino. Così ogni volta, piccolo ricerca su internet e poi via alla scoperta di nuove realtà. In questo periodo sono parecchio affascinato dalla viticoltura biologica e biodinamica e il nome Movia salta all’occhio abbastanza frequentemente su google. Eccomi allora a provare due dei loro prodotti. Si comincia con il bianco … figlio della Luna.


Il produttore
''Sii autentico, rispetta Madre Natura e non ostacolarla nel suo corso'' questo era ed è rimasto il motto, nonchè il paradigma di uno stile di vita, di questo produttore.
L'azienda agricola Movia ha i suoi inizi nell’anno 1700 e con il matrimonio nel 1820 è diventata proprietà della famiglia Kristančič. Diciotto ettari di vigneti, metà dei quali situati sul Collio Italiano.
Anche dopo la seconda querra mondiale i terreni sono rimasti nelle mani della famiglia, che ha così potuto continuare con la sua tradizione nelle cantine del Collio. Grazie alla qualità dei prodotti, la famiglia Kristančič ha ricevuto nel 1958 lo status di fornitore esclusivo per il protocollo della SFR Jugoslavia. Nella continuità delle aspettative famigliari, Aleš si è specializzato anche a Bordeaux e in Borgogna dove ha arrichito la sua conoscenza in fatto di vini e ha così potuto rivoluzionare il metodo di coltivazione, produzione e marketing. Grazie a questa nuova conoscenza aquisita, a metà anni 80 ha inizio la sua ascesa in terre Slovene.
Movia e Vila Marija sono al giorno d'oggi due dei più importanti e maggiormente premiati marchi di vino in Europa. Un quinto del prodotto annuale viene venduto sul territorio, il resto, viene esportato nei mercati del Ovest. I vini Movia sono prodotti senza alcuna filtrazione, senza interventi enologici e con il massimo rispetto per la natura.



Il vino
Movia Lunar proviene da una vigna coltivata biologicamente con piante di 29 anni di età media; riguardo alla vinificazione, essa consiste in una vendemmia tardiva, a mano, con tempi brevissimi fra la vite e la fermentazione di massimo due ore. L'uva diraspata a mano viene messa nelle nuove botti di rovere modificate nell'apertura dove avviene la fermentazione, la macerazione e l'affinamento sulle bucce per circa otto mesi, senza aggiunte di nessun tipo di prodotti chimici. Dopo questo periodo l'imbottigliamento viene fatto per caduta durante la luna piena, senza filtrazione. Segue una maturazione di 8 mesi in botti di rovere francese (220l) e affinamento in bottiglia per 6 mesi.


Nota di degustazione

Data

15 Dicembre 2014


Nome
LUNAR
Vendemmia
2008
Nazione
Slovenia
Regione
Brda
AOC-DOC
Brda
Uve
Ribolla
Temp. di servizio
12° C
Alcohol
13
Prezzo (in euro)
25
SO2 (in mg/l)
14





Esame Visivo
Esame Gusto Olfattivo
Limpidezza
Velato
Corpo
Di corpo
Colore
Giallo dorato/ambrato
Equilibrio
Equilibrato
Consistenza
Abbastanza consistente
Morbidezza
Abb. Caldo – Abb. Morbido
Effervescenza
//
Durezza
Fresco – Abb. Sapido


Intensità
Molto intenso
Esame Olfattivo
Aromi
Legno, Uva, Frutti gialli
Intensità
Abbastanza intense


Complessità
Complesso
Persistenza
Persistente
Qualità
Fine
Considerazioni finali
Descrizione
Legno, frutti gialli
Stato evolutivo
Pronto


Armonia
Armonico


Abbinamenti cibo-vino
Nella tradizione locale innanzitutto le caldarroste. Poi piatti a base di carni bianche, formaggi poco stagionati o freschi o anche da solo per degustazione.


La degustazione di questo vino mi ha dato un numero innumerevole (la cacofonia é voluta) di sensazioni. Già solo leggendo la storia di questo vino, la sua produzione, la filosofia della famiglia Kristančič risulta davvero difficile restare indifferenti. Apro la bottiglia e nel moi bicchiere finisce un liquido torbido e con pochissimo profumo. Aspetto qualche minuto dando al vino il tempo di aprirsi e come per incanto da quel nettare nebuloso evaporano i sentori di legno, i frutti gialli. In bocca il legno entra subito e poi di colpo scompare quando l’aspro della ribolla fa il suo ingresso in scena. In bocca resta poi solo un lungo, affascinante sapore di … uva.
Ho pensato e ripensato a questo vino. In fondo, dietro il marketing e le belle parole quello che si cela é un prodotto naturale, un succo d’uva fermentato, con l’uomo a fare da semplice mano d’opera tra la vite, la natura e il tempo. Ma allora perché pagare 25 euro per questa bottiglia. Bé, perché sublimare la natura lasciandone inalterata la firma e allungare la vita dei suoi frutti non é cosa da tutti.
Da riprendere? Siiiii.  

Contatti: www.movia.si