lunedì 7 luglio 2014

Tanzania - Sharye Red Wine


Seconda tappa in Tanzania per il mio viaggio ideale intorno al mondo alla ricerca di piccolo chicche nascoste. Dei tre che ho acquistato, questo vino dovrebbe essere quello di mezzo per qualità e struttura. L’azienda che lo produce beneficia fin dalla sua nascita di expertise italiana e hanno persino un sito web! Cosa non commune da queste parti!
La curiosità è davvero tanta per cui stappiamo la bottiglia e vediamo cosa ci nasconde!


Il produttore
Tutto comincia nel 2004 quando Fiorenzo Chesini, ingegnere ed imprenditore, accetta la sfida di scavare un pozzo d’acqua potabile nei pressi di Hombòlo, per conto della Fondazione San Zeno di Verona. Giunto sul luogo scopre che in quella regione, quindici anni prima, un missionario italiano era riuscito a produrre vino. Tornato in Italia racconta della sua scoperta proprio alla fondazione San Zeno che accetta di finanziare la sfida di Chesini. Un vecchio deposito di cereali rimesso a nuovo diventa la nuova cantina della neonata Central Tanzania Wine Company (CETAWICO) e viene equipaggiata con attrezzature nuovissime. A condurla un agronomo italiano e uno tanzaniano. I primi vini escono nel 2005 e cominciano a essere diffusi sul mercato europeo e statunitense con buoni risultati. Da annoverare anche una partecipazione al Vinitaly.


Il vino
Sharye è un uvaggio di Marzemino, Teroldego, Syrah e Aglianico proveniente da differenti parcelle dei produttori locali che coltivano l’uva, biologica, nei dintorni di Hombolo. La regione di produzione é la Tanzania centrale, una regione dal clima gradevole e ventilato con temperature che oscillano tra 20 e 35°C. Le precipitazioni sono scarse ma la rete di canalizzazioni costruita dagli italiani negli anni novanta dello scorso secolo consente una buona irrigazione nella zona e permette di ottenere due vendemmie per anno (marzo e settembre).
Una volta terminata la vendemmia le uve vengono pulite con aria compressa prima di passare alla diraspapigiatrice. Il vino matura 6 mesi in vasche di acciaio inox a temperatura controllata e poi conclude il suo cammino con due mesi di affinamento in bottiglia in frigoriferi a temperatura controllata prima di essere immessi in commercio.



Nota di degustazione

Data
01 Luglio 2014


Nome
SHARYE
Vendemmia
//
Nazione
Tanzania
Regione
Hombolo
AOC-DOC
//
Uve
Marzemino, Teroldego, Aglianico, Syrah
Temp. di servizio
16-18° C
Alcohol
12,5
Prezzo (in euro)
6







Esame Visivo
Esame Gusto Olfattivo
Limpidezza
Limpido
Corpo
Di corpo
Colore
Rosso Rubino
Equilibrio
Equilibrato
Consistenza
Abbastanza consistente
Morbidezza
Caldo – Abbastanza Morbido
Effervescenza
//
Durezza
Abbastanza Tannico


Intensità
Abbastanza intenso
Esame Olfattivo
Aromi
Spezie dolci, frutti tropicali
Intensità
Abbastanza intenso


Complessità
Abbastanza complesso
Persistenza
Abbastanza persistente
Qualità
Fine
Considerazioni finali
Descrizione
Albicocca, Spezie, Caffé
Stato evolutivo
Giovane

Cioccolato
Armonia
Abbastanza Armonico



Abbinamenti cibo-vino
Arrosti, carni grigliate, cacciagione e formaggi.



Lo Sharye ha un fondo di dolcezza che lo accompagna durante l’intera degustazione, sia al naso sia in bocca; una dolcezza non stucchevole ma figlia del caldo e delle caratteristiche del terroir tanzaniano. Un vino gradevole, di pronta beva, ideale per dare un tocco esotico alla grigliata in spiaggia con gli amici!  

Contatti: www.cetawico.com 

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