martedì 30 agosto 2016

Francia – Domaine Le Roc Folle Noire d’Ambat 2014


Il produttore
La storia del Domaine Le Roc e quello della famiglia RIBES vanno di pari passo. Antico possedimento familiare caduto in semi abbandono, ritorna a nuova vit anel 1981 quando Jean Luc, bluesman e viticoltore, prende le redini dell’azienda per riportarla a nuova vita.
Il Domaine si trova nella zona dell’AOC Fronton, incastonato tra Toulouse, la Garonne e il Tarn, su un terroir di boulbenes  e ciottoli. Fin dal 1981 una cultura di inerbimento non controllato e di rispetto per la natura al massimo in vigna costituiscono il credo di questo viticoltore. In inverno sono le pecore ad occuparsi delle erbe tra i filari e per il resto gli interventi sono minimi, ma senza ricadere sotto aélcun protocollo.
Non solo Negrette, vitigno distintivo dell’AOC Fronton, ma anche Cabernet e Syrah sono coltivati al domaine, tutti con una densità media di 5000 piedi per ettaro e conseguenti rendimenti di 50 hl/ha.

Il vino
Il Domaine Le Roc FOLLE NOIRE D’AMBAT è un Negrette in purezza. Le viti son piantate con una densità di 5000 piedi/ha e con rendimenti di 50 hl/ha. Dopo la vendemmia fatta a mano e la pressatura le uve sono messe, per gravità, in tini di piccola dimensione il che permette un migliore controllo della stabilità delle temperature. Il vino passa poi in botti da 20hl per 8-10 mesi per la maturazione.



Nota di degustazione
Data
09 Luglio 2016


Nome
FOLLE NOIRE D’AMBAT
Vendemmia
2014
Nazione
Francia
Regione
Sud-Ouest
AOC-DOC
Fronton
Uve
Negrette
Temp. di servizio
16-17° C
Alcohol
12
Prezzo (in euro)
8
SO2 (in mg/l)
Nd




Esame Visivo
Esame Gusto Olfattivo
Limpidezza
Limpido
Corpo
Di corpo
Colore
Rosso Porpora
Equilibrio
Equilibrato
Consistenza
Abb. Consistente
Morbidezza
Poco Morbido, Abb. Caldo
Effervescenza
//
Durezza
Tannico


Intensità
Abb. Intenso
Esame Olfattivo
Aromi
Lardo Fumé, Violetta, Pepe
Intensità
Abb. Intenso


Complessità
Abb. Complesso
Persistenza
Poco Persistente
Qualità
Abbastanza Fine
Considerazioni finali
Descrizione
Fruttato, Ciliegie
Stato evolutivo
Pronto


Armonia
Armonico
 



Abbinamenti cibo-vino
Aperitivi, piatti di salumi e formaggi; ma anche filet mignon di maiale e carni bianche in salmi. 



Altro vitigno a me sconosciuto. E altro vino piacevole, perfetto per un aperitivo con salumi e formaggi.
Il vino é giovane, di un vivo colore porpora, poco incline all’invecchiamento e capace di combinare sentori di frutti rossi e di affumicato. La parte fumé è più marcata nella degustazione che all’olfatto.
In buona sostanza un vino onesto, ad un prezzo davvero competitivo.


Contatti: www.leroc-fronton.com

Francia - Domaine Le Briseau Kharakter 2010


Il produttore
Christian Chaussard lavorava nel settore delle opere pubbliche accompagnando a questa attività principale un’insana passione per il vino. Nel 2001 incontra Nathalie Gaubicher, attrice svizzera con un diploma da sommelier. Ne nasce una grande storia d’amore e, dal 2002, il Domaine Le Briseau, nella regione del Loir, tra Tours e Le Mans.
All’inizio gli ettari vitati sono 4 e i due produttori acquistano uve dai loro vicini per avviare la produzione. Dal 2010 il domaine arriva alla sua taglia attuale di 10,5 ettari. Fin dalla prima annata la filosofia dei loro produttori è ben chiara: lavorare la vigna in maniera biologica e produrre dei vini naturali, senza aggiunte chimiche. Facile a dirsi ma meno a farsi in una zona umida e fortemente infestata da parassiti e funghi. Il lavoro e la combattività di Christian varcano i confini regionali tanto da valergli la carica di Presidente dell’associazione francese dei Vini Naturali.
E tanto da lasciare il mondo del vino naturale profondamente colpito dalla sua morte, avvenuta nel 2012 in un incidente con un trattore. Alla sua dipartita è la moglie Nathalie a prendere le redini del domaine, proseguendo l’opera iniziata dal marito.
Dei 10,5 ettari oggi vitati, 6 sono dedicati a uve a bacca rossa (pineau d’aunis, côt, gamay) e 4,5 al bianco (esclusivamente chenin). Le parcelle si trovano in zone differenti per altitudine ed esposizione ma tutte su un terroir essenzialmente argillo-calcareo. Come già accennato, gli interventi, in vigna come in cantina sono ridotti al minimo per permettere all’uva di esprimere il proprio potenziale. La vendemmia avviene a mano, in cassette da 10kg per preservare l’integrità degli acini fino alla pressatura.
La vinificazione dei rossi segue un procedimento abbastanza standardizzato : rimescolamenti e pigiatura avvengono con i piedi e continuano durante la macerazione che varia da 15 a 40 giorni. I vini finiscono poi direttamente in barrique non nuove per la maturazione.
Per i bianchi la pressatura avviene subito dopo la vendemmia e dura da 3 a 6 ore. Dopo il debourbage, il mosto passa in botte per una fermentazione che puo’ durare fino a un anno. Anche in questo caso si usa legno non nuovo.

Il vino
Il Domain Le Briseau KHARAKTER 2010 proviene da una singola parcella di Chenin Blanc situato nel territorio dell’AOC Jasnières. La parcella è di solo 1 ettaro, esposta verso sud e con un terroir argillo-calcareo. Le viti sono le più vecchie del domaine, età media 45-50 anni.

Le uve vengono raccolte in leggera sovramaturazione per aggiungere la componente zuccherina a quella minerale dello Chenin.



Nota di degustazione
Data
09 Luglio 2016


Nome
KHARAKTER
Vendemmia
2010
Nazione
Francia
Regione
Loir
AOC-DOC
Jasnieres
Uve
Chenin
Temp. di servizio
10-12° C
Alcohol
12
Prezzo (in euro)
20
SO2 (in mg/l)
Nd




Esame Visivo
Esame Gusto Olfattivo
Limpidezza
Limpido
Corpo
Di corpo/Debole
Colore
Giallo Oro
Equilibrio
Equilibrato
Consistenza
Abb. Consistente
Morbidezza
Abb. Caldo
Effervescenza
//
Durezza
Fresco


Intensità
Abb. Intenso
Esame Olfattivo
Aromi
Mela, Albicocca, Coing,
Intensità
Abb. Intenso

Miele, Cera, Fiori Bianchi
Complessità
Abb. Complesso
Persistenza
Persistente
Qualità
Abbastanza Fine
Considerazioni finali
Descrizione
Fruttato, Floreale
Stato evolutivo
Pronto


Armonia
Armonico


Abbinamenti cibo-vino

Piatti a base di pesce, crostacei o formaggi di capra. 


Questo vino é quasi un mito, anche perché strettamente legato alla figura di Christian Chaussard (nel negozio dove l’ho comprata hanno tenuto a sottolineare che si trattava di un’annata « vinificata » ancora da Chaussard). Il vino gioca molto su un delicato equilibrio tra minerale e dolce, frutto delle caratteristiche precipue dello Chenin e della sovramaturazione voluta dall’enologo. In più, l’assenza di stabilizzanti perché il vino sia davvero naturale trasforma questa linea di equilibrio in una linea … curva, con il gusto che deborda sul dolce o sul minerale di sorso in sorso. E che, proprio per questo si sposa alla perfezione con i formaggi di capra giovani. Un vino comunque differente, non necessariamente indimenticabile.

Contatti: //