Il produttore
Lo Château la Canorgue ha una
lunghissima storia dietro di sé : la casa principale sorge sulle vestigia
di una villa Romana. In epoca medievale, poi, la villa era sede di un feudatario
che per editto del Papa Benedetto XIV fu elevato al rango di conte.
Il suo nome deriva dalle canalizzazioni sotterranee che i
Romani avevano scavato nella roccia per catturare l’acqua. E, fatto altrettanto
raro da queste parti, lo Château la Canorgue appartiene alla stessa famiglia da
5 generazioni.
Diversa è invece la sua storia come azienda
vitivinicola. Negli anni sessanta del secolo scorso il domaine era caduto
in totale stato di abbandono dopo la morte di Jean, l’allora capofamiglia. Sua figlia
Martine e Jean-Pierre (marito e anche lui figlio di vignaioli) decidono di
riprendere in mano la situazione e dagli anni settanta lavorano senza sosta per
rimettere in sesto il vigneto prima e la cantina poi. Il lavoro è arduo anche
perché pochi ceppi sono salvi : occorre ripiantare tutto, rifare tutto da
zero.
Il primo risultato di questa impresa giunge nel 1979 con
la Medaglia d’Oro al Concorso Generale dell’Agricoltura di Parigi. Da quel
momento in poi premi e riconoscimenti si susseguono per celebrare la regolarità
nella qualità. Dal 2000 a Jean-Pierre si affianca la figlia Nathalie per
continuare la tradizione di famiglia.
Lo Château la Canorgue, oggi, si estende su un’area di 40
ettari sulla quale sono coltivati sia i vitigni tipici di questa regione
incastonata tra Mediterraneo e Rodano (Syrah, Grenache, Carignan, Mourvèdre,
Cinsault, Viognier, Roussanne, Marsanne, Bourboulenc, Vermentino) dai quali si
ricavano i vini etichettati come AOP Luberon, sia vitigni insoliti da queste
parti come Merlot, Cabernet e Gamay.
Dalla sua rinascita negli anni settanta lo Château la
Canorgue segue i principi dell’Agricoltura Biologica con una cura quasi
maniacale della vigna e lavorazioni minime in cantina.
Le viti hanno un’età media di 40 anni con piccole parcelle
di vito quasi centenarie da cui si ricava una cuvée a tiratura limitata. I
rendimenti sono bassi, nell’ordine di 15-30 hl/ha.
Il vino
Lo Château la Canorgue Coin Perdu 2014 è un uvaggio di Syrah, Grenache, Carignan, Mourvèdre tutti provenienti dai ceppi più antichi dell'azienda, ubicati nella medesima parcella.
Solo metà della uve vengono diraspate e poi tutte insieme subiscono una macerazione di 15 giorni per poi trascorrere 5 mesi in botti.
Data
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25 Ottobre 2016
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Nome
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CHATEAU LA CANORGUE COIN PERDU
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Vendemmia
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2014
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Nazione
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Francia
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Regione
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Provenza
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AOC-DOC
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Luberon
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Uve
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Syrah,
Grenache, Carignan. Mourvèdre
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Temp. di servizio
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16-18° C
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Alcohol
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14
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Prezzo (in euro)
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20
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SO2 (in mg/l)
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Esame Visivo
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Esame Gusto
Olfattivo
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Limpidezza
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Limpido
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Corpo
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Di corpo
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Colore
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Rosso Rubino
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Equilibrio
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Equilibrato
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Consistenza
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Consistente
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Morbidezza
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Caldo – Morbido
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Effervescenza
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Durezza
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Abb. Tannico
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Intensità
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Intenso
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Esame
Olfattivo
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Aromi
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More, Prugne,
Liquirizia
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Intensità
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Intenso
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Complessità
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Abb. Complesso
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Persistenza
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Abb. Persistente
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Qualità
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Fine
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Considerazioni
finali
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Descrizione
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Frutti neri, Liquirizia
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Stato evolutivo
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Pronto
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Armonia
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Armonico
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Abbinamenti cibo-vino
Parmentier di guancia di manzo, Sella di lepre, Filetto di maiale, Anatra con cinque spezie, Stinco di agnello confit. Ottimo anche
bevuto da solo.
Un vino nascosto tra gli scaffali dello Chateau La Canorgue. Anche io, come mille turisti, mi sono recato in visita a questo domaine attratto innanzitutto dal nome e dal film che vi è stato girato. E immancabilmente sarei partito con una bottiglia souvenir.
Invece ho assaggiato ottimi vini, tra cui questo spicca per complessità e gusto. Un rubino carico con odori e sapori sui frutti rossi e la liquirizia, dovuta alla forte base di Syrah dell'assemblaggio. In bocca il vino è caldo, i tannini dolci e avvolgenti per un finale sulla frutta matura e la liquirizia. Il vino proviene da una piccola vigna vicino alla proprietà ed è un vero piacere che da perduto sia stato ... ritrovato. Davvero un bell'emblema per il Luberon.
Contatti: www. chateaulacanorgue.com
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