sabato 30 gennaio 2016

Francia – Château Sainte Roseline Lampe de Méduse Cru Classé Rouge 2013



Il produttore
La storia dello Château Sainte Roseline inizia intorno all’anno mille. E ad una sorgente d’acqua. Proprio verso la metà del X secolo, l’eremita Roubaud decide di ritirarsi su queste terre. Ed ivi edificare un oratorio. Il piccolo oratorio, col passare degli anni, diventa un’abbazia, nota come abbazia di Celle-Roubaud. E Roseline, figlia del Marquis de Villeneuve, Seigneur des Arcs, fu badessa dell’abbazia dal 1300 al 1329.
Rosaline er auna donne pia e generosa che, nel suo passaggio conventuale, segno profondamente la vita dell’abbazia e della comunità che intorno alla dimora veniva creandosi. E dedicare a lei questo luogo apparve come una cosa di assolutamente naturale. A maggior ragione nel XIX secolo, quando Rosaline fu santificata e il suo corpo esposto in una teca di vetro nella cappella comunale.
Nel XIV secolo, su impulso del vescovo di Fréjus, futuro Papa Giovanni XXII, il sito divenne uno dei primi vigneti di Provenza.
Per giungere ai giorni nostri, la nuova era dello Château Sainte Roseline comincia nel 1994 quando Bernard Teillaud prende le redini dell’azienda per trasformarla nel fiore all’occhiello della viticolture del Var e un luogo d’incontro per artisti.
Questo iter comincia con una profonda ristrutturazione dell’abbazia (curata dall’architetto Jean-Michel Wilmotte) che mira a razionalizzare gli spazi interni nel rispetto della storia e dell’architettura del luogo.
Nel 2007, la figlia di Bernard, Aurélie, ha preso il testimone dal padre continuandone la filosofia e il progetto.
Lo Château Sainte Roseline conta oggi 108 ettari vitati, sui quali vengono coltivati unidici tipi diversi di uva. Il suolo é argillo-calcareo e la presenza di una sorgente sotterranea garantisce un apporto di acqua soddisfacente.  In vigna come in cantina il lavoro è attento e costante per donare all’uva la possibilità di esprimersi appieno nel bicchiere.
Dal 1955 il domaine ha ottenuto la prestigiosa distinzione di CRU CLASSE.

Il vino
Prima ancora di assaggiarlo ci sono due aspetti che rendono questo vino particolare. Innanzitutto il nome, coniato nel 1950 dalla Baronessa Rasque de Laval che volle ricordare i Cavalieri dell’Ordine della Medisa che avevano l’abitudine di « Lamper le vin », ossia bere d’un sol tratto una grande quantità di vino prima di ogni cerimonia di intronizzazione, per rinfrancare lo spirito.
Secondo aspetto è la bottiglia, creata nello stesso anno sempre dalla  Baronessa Rasque de Laval per rendere questo vino davvero unico.
La Lampe de Méduse è un vinaggio Cabernet Sauvignon, Carignan, Mourvedre e Syrah.
Le uve sono state raccolte tra fine agosto e fine settembre e fermentate separatamente in contenitori di acciaio inox a temperatura controllata di 28-30°C; i vini resta in questo stato per circa un mese con continui mescolamenti. Il vino viene successivamente assemblato e matura successivamente per 12 mesi botti nuove o in barriques per l’armonizzazione.

Nota di degustazione 



Data
16 Gennaio 2016


Nome
LAMPE DE MEDUSE
Vendemmia
2013
Nazione
Francia
Regione
Provenza
AOC-DOC
Côtes de Provence
Uve
10% Cabernet Sauvignon
20% Carignan
20% Mourvèdre
50% Syrah
Temp. di servizio
16-18° C
Alcohol
14
Prezzo (in euro)
15
SO2 (in mg/l)
Nd








Esame Visivo
Esame Gusto Olfattivo
Limpidezza
Limpido
Corpo
Di corpo
Colore
Rosso Porpora con riflessi granato
Equilibrio
Equilibrato
Consistenza
Abbastanza consistente
Morbidezza
Caldo, Abb. Morbido
Effervescenza
//
Durezza
Poco Tannico


Intensità
Abb. Intenso
Esame Olfattivo
Aromi
Vaniglia, Frutti di Bosco
Intensità
Abb. Intenso


Complessità
Abbastanza Complesso
Persistenza
Abb. Persistente
Qualità
Fine
Considerazioni finali
Descrizione
Frutti di Bosco, Prugna
Stato evolutivo
Pronto

Cioccolato
Armonia
Armonico





Abbinamenti cibo-vino
Agnello, cacciagione, daube alla provenzale.

Ancora una volta, assaggiando i vini di questa azienda, mi trovo di fronte ad un prodotto di ottimo livello. Aromi, corpo e sentori sono avvolgenti. La presentazione estetica in questa bottiglia creata ad hoc a me, personalmente non piace, dal momento che non aggiunge niente al vino stesso e risulta non particolarmente comoda da maneggiare. Un solo bemolle in questa degustazione: ancora una volta un buon vino, ancora una volta un vino … comune, senza un’anima tutta sua. Dovessi fare un regalo a quqlcuno di cui non conosco i gusti tornerei senza alcun dubbio su questo produttore ma non tornerei … per me.



Contatti: www.sainte-roseline.com

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